
Fare un goal ed esultare: non c’è nulla di male. Non è stato così per David Norris, centrocampista dell’Ipswich Town: l’esultanza più sbagliata del mondo in un Inghilterra che prende il calcio più seriamente della monarchia. Egli ha mostrato i polsi imprigionati dalle manette in diretta televisiva come messaggio di solidarietà e di amicizia all’amico Luke McCormick, l'ex portiere del Plymouth, che il Giugno scorso, tornando da un matrimonio ubriaco, aveva provocato un incidente stradale in cui erano rimasti uccisi due bambini di 8 e 10 anni. Condannato a sette anni di prigione e all’ esclusione perpetua dai pubblici uffici e dal calcio. “Era un messaggio privato per il mio amico Luke, che ha commesso un errore madornale e lo sta pagando, ma poiché sono stato male interpretato chiedo perdono a coloro a cui ho recato offesa” Così si difende il centrocampista, sconvolto e sotto choc dall’eco nazionale che ha provocato il suo gesto.
Accusato dai genitori come un insulto alla memoria dei bambini: “avallando il messaggio che bere, guidare e poi uccidere qualcuno è una cosa giusta.”
Come un gesto può venire frainteso, come certe cose si fanno con le migliori delle intenzioni o con leggerezza ma vengono usate contro di noi per additarci come poco sensibili e rispettosi. Immediato il collegamento a una delle vecchie lezioni di filosofia: Abelardo sosteneva che il peccato sta solo nell’intenzione ma qui questo ragazzo viene condannato per un modo di esultare.
Colpevole o innocente?
2 commenti:
mah, direi innocente. io sono d'accordo con Abelardo. soltanto che magari in questo caso se avesse voluto dedicare un gol all'amico e collega poteva mettere il suo nome sulla maglietta sotto quella della divisa e alzare quella della divisa come fanno tutti quando dedicano un gol a qualcuno...non so se si è capito. comunque non so, forse sono un po' troppo rigidi con i provvedimenti..
Io trovo che per Norris l'ex compagno di squadra McCormick è semplicemente un amico che ha sbagliato, mi spiace per le vittime ma è un gesto che, se studiato attentamente, diventa anche quasi innocente. In fondo ha solo voluto dedicare un gol all'amico in carcere e ci può stare che in quel momento non abbia pensato a tutte le conseguenze.
Posta un commento