lunedì 19 gennaio 2009

Il potere che dà alla testa?

"Credo che il matrimonio debba essere tra un uomo e una donna, non sono favorevole al matrimonio gay. Ma se si inizia a giocare con le costituzioni, al fine di vietare il diritto di prendersi cura dei propri cari, ciò non corrisponde alla mia visione dell'America".

Queste parole piuttosto ambigue sono state pronunciate durante un’intervista di MTV Barack Obama, l’uomo che ha centrato la propria campagna elettorale sul tema dell’uguaglianza ricordando più volte la crudeltà delle leggi discriminatorie sia per motivi razziali sia per motivi sessuali. C’è una forte contraddizione in tutto questo soprattutto quando viene posta sotto i riflettori dell’opinione pubblica la risposta dell'attuale presidente ad un questionario riempito nel 1996 per un giornale locale di Chicago “Outilines”: “Sono a favore della legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e combatterò gli sforzi tesi a proibirli”.

Evidentemente qualcosa, ottenuta la carica tanto ambita e desiderata di presidente degli Stati Uniti, è cambiato. I motivi di questo cambio radicale di opinione sono ignoti e sconosciuti ma è triste pensare che si tratti soltanto di una sorta di demagogia.

Niente promesse che non può (o non vuole) mantenere, Signor Presidente.

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