sabato 3 gennaio 2009

Creduloni o insicuri?

Ci troviamo ancora una volta ad affrontare l’ignoto, con il pensiero all’anno trascorso e la paura, le aspettative per questi nuovi dodici mesi. E si sa che l’uomo ha un desiderio connaturato in lui di sapere, quella voglia di non farsi trovare spiazzato ed impreparato nemmeno dal futuro. Per questo motivo milioni di persone, soprattutto all’inizio del nuovo anno, si affidano all’astrologia nella speranza che questa riesca a fare luce su quel buio pesto che prende il nome di domani. L'astrologia è un arte divinatoria antica e controversa.

Secoli di progressi scientifici però non ne hanno intaccato il fascino e diminuito l'interesse: molti ci credono e si affidano totalmente o parzialmente alle sue presunte capacità profetiche. Personaggi illustri come Ronald Reagen (presidente americano) non prendevano mai un appuntamento senza aver consultato il loro astrologo di fiducia così come facevano re ed imperatori. Tutt’oggi molte aziende e molte ditte si affidano ai profili personali astrologi per scegliere i propri candidati: qualche anno fa, ad esempio, una giovane neo laureata era stata scartata al colloquio da un’ azienda di Torino dopo che questa ne aveva saputo il segno zodiacale e l’ascendente.

Vi è quindi un grande interesse per previsioni e profili caratteriali senza alcun fondamento scientifico.

Siamo un popolo di creduloni o semplicemente un popolo insicuro che ha bisogno di definire la propria personalità?

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